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Aforismi: Jiddu Krishnamurti Citazioni Famose

Citazioni Famose "Jiddu Krishnamurti" - Aforismi

Ci si può convertire da una fede all'altra, si può passare da un dogma all'altro, ma non ci si può convertire alla comprensione della realtà: credere non è realtà. 

Ciò che siete dentro è stato proiettato all'esterno, sul mondo; ciò che siete, ciò che pensate e sentite, ciò che fate nella vostra esistenza quotidiana, viene proiettato fuori di voi e va a costituire il mondo.

Condividiamo, tutta l'umanità condivide, la luce del sole.
La luce del sole non è né tua né mia. È l'energia dispensatrice di vita che tutti condividiamo.
La bellezza di un tramonto, se lo osservi con sensibilità, è condivisa da tutti gli esseri umani.

Facciamo sempre paragoni tra quello che siamo e quello che dovremmo essere.
Questo continuo paragonarci a qualcosa o a qualcuno è la causa primaria dei nostri conflitti.
Perchè vi paragonate ad altri?
Se non vi paragonate a nessuno sarete quel che realmente siete.

Faremo piuttosto un viaggio insieme.
Un viaggio di scoperta negli angoli più segreti della nostra mente.
E per intraprendere un viaggio del genere bisogna viaggiare con poco bagaglio, non possiamo essere appesantiti da opinioni, pregiudizi e conclusioni, tutto quel vecchio bagaglio che abbiamo messo insieme negli ultimi duemila anni e più.
Dimenticate tutto quello che sapete su voi stessi, dimenticate tutto quello che avete pensato di voi; cominceremo come se non sapessimo niente.

L'amore non sa niente del passato o del futuro, è nuovo in ogni istante.

La decisione presuppone una scelta, e una scelta significa una mente che oscilla tra questo e quello.
Una mente che vede con chiarezza non ha scelta. Non decide, agisce.

La difficoltà è che la maggior parte di noi non è in grado di essere passivamente consapevole, lasciando che il problema riveli la sua storia senza che siamo noi a interpretarlo.
Non sappiamo come guardare un problema spassionatamente. Non ne siamo capaci, sfortunatamente, perché vogliamo sempre una soluzione al problema, vogliamo una risposta, ne cerchiamo la fine; oppure cerchiamo di tradurre il problema secondo i nostri principi di piacere e dolore, o abbiamo già una risposta pronta su come affrontare il problema.
Quindi affrontiamo un problema che è sempre nuovo con i vecchi schemi.
La sfida è sempre il nuovo, la nostra risposta è sempre vecchia, e la nostra difficoltà è quella di confrontarci in modo adeguato con tutto ciò, pienamente.

La libertà non significa la negazione del conosciuto ma la sua comprensione, e questa comprensione induce un'intelligenza che è l'essenza stessa della libertà.

La meditazione non ha un significato che porta ad un fine. È sia significato che fine.

"La mente si identifica con quello in cui crede; allora, quando smette di identificarsi, perché non ha nulla in cui credere, può guardare se stessa per quello che è. E questo, sicuramente, è l'inizio della comprensione di sé. Non ci può essere rinascita senza una notte oscura dell'anima, un totale annientamento di tutto ciò che hai creduto e pensato di essere."

La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare.

La religione, la politica, la società vi sfruttano e voi ne siete condizionati: venite spinti in una certa direzione. Non siete esseri umani; siete ingranaggi di una macchina. Soffrite pazientemente, sottomettendovi alla crudeltà dell'ambiente, quando voi, individualmente, avete la possibilità di cambiarlo. Siete consapevoli di essere condizionati? È questa la prima cosa da chiedersi, e non come liberarsi del condizionamento. Dovete mettere in dubbio tutto ciò che l'uomo ha accettato come prezioso, necessario. Per secoli siamo stati condizionati da nazionalità, casta, ceto, tradizione, religione, lingua, educazione, letteratura, arte, costumi, consuetudini, propaganda di ogni tipo, pressioni economiche, dal cibo che mangiamo, dal clima in cui viviamo, dalla nostra famiglia, i nostri amici, le nostre esperienze ogni forma di influenza che vi viene in mente e di conseguenza le nostre reazioni ad ogni problema sono condizionate. Molti di noi camminano nella vita disattenti, reagendo senza pensare, in conformità con l'ambiente in cui sono cresciuti, e simili reazioni generano solamente ulteriore schiavitù, ulteriore condizionamento, ma nel momento in cui presterete totale attenzione al vostro condizionamento vedrete che siete completamente liberi dal passato, che esso se ne scorre via naturalmente.

La rivoluzione interiore va fatta da sé per sé, nessun maestro o guru può insegnarti come fare.

Ma come possiamo essere liberi di guardare e studiare quando le nostre menti dalla nascita alla morte sono regolate da una cultura particolare nel limitato modello del nostri io?
Per secoli siamo stati condizionati da nazionalità, casta, ceto, tradizione, religione, lingua, educazione, letteratura, arte, costumi, consuetudini, propaganda di ogni tipo, pressioni economiche, dal cibo che mangiamo, dal clima in cui viviamo, dalla nostra famiglia, i nostri amici, le nostre esperienze, ogni forma di influenza che vi viene in mente, e di conseguenza le nostre reazioni a ogni problema sono condizionate. Siete consapevoli di essere condizionati?

Mi sembra che, prima di intraprendere qualunque viaggio alla scoperta della realtà, alla ricerca di Dio, prima di poter agire, prima di poter avere rapporti con gli altri - ciò che costituisce la società - è essenziale cominciare a comprendere innanzitutto noi stessi.
Io considero persone serie coloro per i quali questa è l'esigenza principale e prioritaria, piuttosto che il fatto di perseguire un particolare fine: se non comprendiamo noi stessi, infatti, come possiamo con l'azione produrre un cambiamento nella società, nei rapporti, in tutto ciò che facciamo?
Questo non significa, ovviamente, che la conoscenza di sé sia in contrasto con la socialità o che sia del tutto indipendente da essa.
Né significa porre l'accento sull'individuo, sull'io, in quanto opposto alla massa, agli altri. Ma senza conoscere voi stessi, senza conoscere il vostro modo di pensare e il perché pensate certe cose, senza conoscere le radici di vostri condizionamenti e le cause delle vostre convinzioni sull'arte, sulla religione, sul vostro paese, sui vostri simili e su voi stessi, come potete davvero riflettere su qualunque altra cosa?

Nel cammino della vita e della morte dobbiamo camminare da soli; è un viaggio durante il quale conoscenza, esperienza e memoria non possono offrire alcun conforto.
La mente deve essere ripulita da tutto ciò che ha afferrato nel suo bisogno di trovare certezze; i suoi dèi e le sue virtù devono essere restituiti alle società che li hanno generati.
Occorre raggiungere una solitudine completa e incontaminata.

Nella meditazione la prima cosa di cui ci rendiamo conto è che non serve cercare; infatti ciò che si cerca è predeterminato da ciò che si desidera; se siete infelici, soli, disperati, cercherete la speranza, la compagnia, qualcosa che vi sostenga, e la troverete inevitabilmente.  

Non c'è alcuna via verso la verità sia essa storica o religiosa.
Non è da esperire o da trovare nella dialettica, nè da vedere in opinioni mutevoli e credenze.
Ti imbatti in essa quando la mente è libera da tutta le cose che ha messo insieme.

Possiamo fare cose straordinarie solamente quando ci sia grande passione e grande energia.
Solamente questa passione può generare un tipo di vita assolutamente diverso dentro noi stessi e nel mondo.

Quando si perde il profondo rapporto intimo con la natura, i templi, moschee e chiese diventano importanti.

Sai cosa significa imparare?
Quando impari veramente, impari dalla vita; non c’è un insegnante particolare da cui imparare. Tutto ti è di insegnamento: una foglia morta, un uccello in volo, un profumo, una lacrima, il ricco e il povero, coloro che piangono, il sorriso di una donna, l’alterigia di un uomo.
Impari da ogni cosa, quindi non hai bisogno di guide spirituali, di filosofi, di guru. La vita stessa ti è maestra, e tu sei in uno stato di costante apprendimento.

Se cominciate a indagare, guardare, osservare come funziona il cervello, allora vedrete che esso diventerà straordinariamente quieto; un silenzio che non è sonno e quindi è quiete.
Una grossa dinamo che funzioni perfettamente quasi non fa rumore; soltanto quando c'è attrito c'è rumore.

Solo la mente innocente, che è passata attraverso infinite esperienze senza rimanere prigioniera della conoscenza, può scoprire qualcosa che è ben di più del cervello e della mente stessa.
Se la vostra mente è condizionata dall’esperienza e dalla conoscenza, quello che scoprirete sarà sempre tinto con i colori di quello che avete sperimentato.

Vi siete mai seduti in silenzio senza fermare l'attenzione su una cosa qualsiasi, senza fare il minimo sforzo per concentrarvi, con una mente davvero calma?
Se lo fate, potete ascoltare i rumori lontani e quelli vicinissimi a voi: siete in contatto coi suoni.
Allora state veramente ascoltando.
La vostra mente non si limita a funzionare attraverso un solo insufficiente canale.
Quando ascoltate in questo modo, con grande tranquillità, senza sforzo, scoprite che dentro di voi avviene un cambiamento straordinario, un cambiamento che non dipende dalla vostra volontà e che si produce senza che voi lo chiediate; è un cambiamento che porta con sé l'immensa bellezza di una percezione profonda.

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